Questioni di fine vita e obiezioni di coscienza

Filomena Gallo Abstract La l n. 219/2017 colma un vuoto normativo importante riguardo all’autodeterminazione  terapeutica ‘verso  la  fine  della  vita’  disciplinando  valore  ed  effetti  delle  dichiarazioni  di  volontà  ‘ora  per  allora’.  Rispetto alla scelta del paziente di consentire /non consentire la terapia non è possibile ricavare dal testo normativo  un  diritto  alla  obiezione  di  coscienza  da  parte  del medico  che 

I diritti dell’incapace in assenza di disposizioni anticipate di trattamento:proposte per un’interpretazione sistematica della Legge 219 / 2017

Irene Pellizzone Il contributo si sofferma sui casi di incapacità improvvisamente sopravvenuta dove DAT e  fiduciario non  sono stati indicati e, dedicando attenzione particolare all’amministratore di sostegno, tenta di offrire spunti per orientare l’attività degli operatori coinvolti. Scarica l’articolo

La legge sulle DAT: Un punto di vista medico

Antonio Panti Dopo l’approvazione della legge 219/17 sulle disposizioni  anticipate  di  trattamento  si sono  susseguiti,  in varie parti d’Italia, numerosi convegni volti a illustrarne il testo, quasi sempre dal punto di vista giuridico, mentre i mass media hanno contribuito a tener desta l’attenzione  dei  cittadini.  La  Regione Toscana,  sempre  sensibile  a  coniugare  i diritti dei cittadini  con  i  livelli  assistenziali,  ha  insediato,  all’interno  dell’organismo  di Governo Clinico  della  Toscana  (un  organismo  di 

Il contributo del notariato nell’attuazione delle DAT

Vincenzo Gunnella Il seguente contributo si prefigge di descrivere in maniera sommaria  la  figura  del  notaio  all’interno dell’attuazione  delle  Disposizioni  Anticipate  di  Trattamento.  Si  ripercorrerà  la  funzione  del  notaio all’interno  della  procedura,  partendo  dall’accertamento  della  identità  e  della  volontà  del  disponente, passando  per 

Scegliere di morire “degnamente” e “aiuto” al suicidio: i confini della rilevanza  penale dell’art. 580 c.p. davanti alla Corte costituzionale

Marilisa D’Amico l lavoro commenta la questione di legittimità costituzionale pendente davanti al Giudice costituzionale sulla costituzionalità dell’art. 580 c.p., laddove punisce l’aiuto al suicidio. Il dubbio  di  legittimità  costituzionale  è  sorto  nel  noto  caso  di  “DJ  Fabo”,  affetto  da patologie  irreversibili produttive di gravi sofferenze fisiche, che, avendo autonomamente deciso  di  porre  fine  alla  propria  vita,  si  è  avvalso,  per  realizzare  il  proprio  intento, dell’agevolazione  materiale  di 

“Una buona legge buona”: la legge n. 219 del 2017 e la relazione  medico-paziente* 

Stefano Canestrari Nella memoria scritta relativa all’audizione  presso  la  Commissione  Affari  sociali  della Camera  dei Deputati,  in  data  28  aprile  2016,  avevo  posto  l’accento  sull’assenza di una disciplina organica nel nostro ordinamento  giuridico del  consenso informato, del rifiuto e della  rinuncia  al  proseguimento  di  trattamenti  sanitari.  Pertanto  avevo  formulato,  in quella  sede,  la proposta  di  un