Il contributo del notariato nell’attuazione delle DAT

Vincenzo Gunnella Il seguente contributo si prefigge di descrivere in maniera sommaria  la  figura  del  notaio  all’interno dell’attuazione  delle  Disposizioni  Anticipate  di  Trattamento.  Si  ripercorrerà  la  funzione  del  notaio all’interno  della  procedura,  partendo  dall’accertamento  della  identità  e  della  volontà  del  disponente, passando  per 

Scegliere di morire “degnamente” e “aiuto” al suicidio: i confini della rilevanza  penale dell’art. 580 c.p. davanti alla Corte costituzionale

Marilisa D’Amico l lavoro commenta la questione di legittimità costituzionale pendente davanti al Giudice costituzionale sulla costituzionalità dell’art. 580 c.p., laddove punisce l’aiuto al suicidio. Il dubbio  di  legittimità  costituzionale  è  sorto  nel  noto  caso  di  “DJ  Fabo”,  affetto  da patologie  irreversibili produttive di gravi sofferenze fisiche, che, avendo autonomamente deciso  di  porre  fine  alla  propria  vita,  si  è  avvalso,  per  realizzare  il  proprio  intento, dell’agevolazione  materiale  di 

“Una buona legge buona”: la legge n. 219 del 2017 e la relazione  medico-paziente* 

Stefano Canestrari Nella memoria scritta relativa all’audizione  presso  la  Commissione  Affari  sociali  della Camera  dei Deputati,  in  data  28  aprile  2016,  avevo  posto  l’accento  sull’assenza di una disciplina organica nel nostro ordinamento  giuridico del  consenso informato, del rifiuto e della  rinuncia  al  proseguimento  di  trattamenti  sanitari.  Pertanto  avevo  formulato,  in quella  sede,  la proposta  di  un 

Consenso informato e autodeterminazione terapeutica nella legge sul testamento biologico

Patrizia Borsellino L’articolo realizza l’analisi della disciplina del consenso informato presente  nella l. n. 219/2017, con l’intento  di  porne  in  risalto  la  possibile  incidenza  nell’ampliamento  di  prassi  di  cura  rispettose dell’autodeterminazione dei malati.  T ra le disposizioni di cui viene sottolineata la rilevanza vi sono quelle che  sgombrano  il  campo  dalla  fuorviante  considerazione  del  consenso  informato  come  adempimento burocratico,  per  valorizzarne, 

Le disposizioni anticipate di trattamento (DAT): prime riflessioni

Gianni Baldini Abstract L. n. 219/2017 colma un vuoto normativo importante relativo a valore ed effetti della dichiarazione di volontà inerenti il proprio destino terapeutico formulata ‘ora per allora’. Invero il testo in attuazione dei principi  contenuti negli artt. 2, 13, 32 Cost. e 1, 2, 3 della Carta UE, offre una disciplina, per regole generali  e  principi,  della  relazione  terapeutica  tra  medico  e  paziente,  delimita  il  perimetro dell’autodeterminazione  terapeutica  della  persona  regolando  contenuti,  forme  e  limiti  delle delle disposizioni anticipate di trattamento (DAT) imperniante sul valore vincolante della volontà precedentemente espressa. Elementi  qualificanti:  il 

Premessa 

Gianni Baldini Dopo oltre 30 anni di dibattito in Parlamento e nel paese, anchè l’Italia, buona ultima in Europa, ha  la  sua  legge  su Consenso  informato disposizioni  anticipate di  trattemento e pianificazione  condivisa  delle  cure.  Composta  da  soli 5  articoli, questo  testo declina  in conformità con i principi costituzionali –in primis quelli desumibili dagli art 2,13,32 Cost così  come  interpretati  dalle Giurisprudenza  di merito  e  legittimità  intervenuta  sino  ad oggi- libertà, limiti e modalità operative attraverso la quale si realizza la relazione medico-paziente. Scarica l’articolo

Convegno “L’obbligo di vaccinazione nella legalità costituzionale: principi e responsabilità”. Roma, Camera dei deputati, 13 febbraio 2018 (Osservazioni Conclusive)

Massimo Luciani Le relazioni che abbiamo ascoltato sollecitano, a mio parere, una riflessione soprattutto su sette punti. Si tratta di sette profili problematici (interessanti soprattutto nella prospettiva del diritto costituzionale, che è la mia, ma solo), che, nell’esiguo tempo a mia